cosa e un piano editoriale e a cosa serve

Cosa è un piano editoriale e a cosa serve

Cos’è il piano editoriale

Il piano editoriale è un documento utile per pianificare i contenuti della nostra strategia di content marketing, sia per i canali social, per il blog o per la newsletter

Come affermava Bill  Gates nel 1996 content is king,  un concetto ancora attuale per identificare il contenuto come il fulcro della nostra comunicazione. Ecco perché è importante nella creazione del piano editoriale effettuare una serie di analisi affinché i contenuti che produciamo possano essere indirizzati al giusto segmento di mercato.

ragazza in piedi con penna rossa grande che indica un foglio con del testo iconizzato, ed una ragazza seduta con il pc sopra le gambe che scrive il piano editoriale

Prima di procedere con la stesura del piano editoriale, è necessario impostare una strategia che possa:

• Definire gli obiettivi 

• Analizzare il brand e i competitor

• Definire il target 

• Valutare su quali canali comunicare

Piano Editoriale: le fasi preliminari

Definire gli obiettivi

È importante domandare ” Che obiettivi vuoi raggiungere con i tuoi contenuti?” La risposta a questa domanda è importante per poterli creare nel miglior modo possibile e comunicare al nostro target.

Analizzare il brand e i competitor

Quando si procede ad una strategia di comunicazione, analizzare dapprima il brand è fondamentale. Con l’aiuto dello schema SWOT si possono individuare punti di forza ed opportunità del brand, sulle quali produrre nuove idee per i contenuti; ma si potranno identificare anche punti deboli e minacce sui quali è conveniente non creare contenuti perché potrebbero agevolare i competitor.

Anche questa è una fase molto importante, in quanto ci consente di capire cosa propongono, per stimolarci nuove idee per il nostro piano editoriale.  Oltre ad un’analisi manuale, potremmo anche in questo caso utilizzare sei tool come Seozoom.

Analizzare il target

Ogni brand, ha un mercato di riferimento, conoscere il pubblico a cui rivolgersi è importante per evitare di non disperdere energie e denaro invano. Per poter definire la cosiddetta buyer persona si possono usare diversi software, tra cui ad esempio Seoozom, Anwser the public e Ubersuggest; senza dimenticare Google Analytics che ci restituisce una serie di dati utilissimi alla costruzione della nostra buyer persona.

Valutare su quali canali comunicare

Dopo aver definito analizzato il brand, i competitor e definito target audience e obiettivi ora è necessario valutare su quali canali presenziare; non è detto che tutti i brand debbano essere presenti su tutti i canali, ma è opportuno, grazie ai risultati delle analisi precedenti individuare i canali più adatti al brand.

Considerando i canal social, ad oggi come sappiamo ci sono numerose piattaforme ognuna delle quali mirate ad un target ben preciso con uno stile di comunicazione ben definito, ecco perché in base al tuo brand è importante capire quali contenuti creare e su quali social.

Se ad esempio, il tuo brand si occupasse di abbigliamento per adolescenti, e l’obiettivo fosse quello di creare maggior engagement si potrebbero produrre dei contenuti divertenti per i social come Tik Tok o i Reel di Instagram che catturano proprio quel tipo di target.

Come sviluppare un Piano Editoriale?

Dopo aver definito tutte le analisi, siamo pronti per definire i contenuti del piano editoriale, i canali e il ritmo. Secondo il modello di distribuzione e moltiplicazione dei contenuti di Gary Vee,  di cui ho parlato in un articolo del content marketing, si crea un contenuto core e da qui si realizzano vari contenuti micro per le diverse piattaforme in cui si vuole essere presenti.

ragazzo seduto mentre scrive al pc il piano editoriale, circondato da una pila di fogli

Se la strategia di cui ci dobbiamo occupare sono i social, dopo aver definito su quali piattaforme effettivamente il nostro brand può avere un target, seguendo il modello di moltiplicazione dei contenuti, realizziamo un contenuto principale che può essere un articolo di blog o un video, dal quale poi realizzare differenti micro contenuti per Facebook, Instagram, Twitter  definendoli e riadattandoli in base al social.

Piano editoriale e Calendario Editoriale

Dopo aver definito i contenuti, i canali e il ritmo con il piano editoriale, è necessario rispondere alla domanda quando pubblico? Per definire i tempi di pubblicazione utilizziamo il calendario editoriale, un prospetto ( può essere anche un file excel o Google sheet) in cui si sistemano i contenuti, il canale in cui dovrà essere pubblicato e il giorno ed orario in modo tale da avere una tabella ordinata e precisa.

planning per identificare il calendario editoriale, ovvero la programmazione dei contenuti approvati nel piano editoriale

L’orario di pubblicazione che decidiamo per i vari contenuti  è per una programmazione definita ed ordinata; come sappiamo non esiste un orario giusto per pubblicare, è evidente che alla strategia impostata, soprattutto per quanto riguarda i social è necessario abbinare l’advertising, ovvero investire del budget sui contenuti a cui teniamo particolarmente in modo tale che possa ricevere visibilità a prescindere dall’orario in cui si collegherà l’utente, ma soprattutto per non vanificare tutto il lavoro della strategia mirando solo all’organico.